La Sapienza della Croce (XXXIII) n.3 Settembre-Dicembre 2018
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(l’editoriale e le recensioni sono parti integranti della rivista e non sono vendute singolarmente)

EDITORIALE
Ecologia e Croce
Fernando Taccone, cp (pp. 3-6)
INTRODUZIONE AL SEMINARIO
Dal Getsemani del creato ai cieli nuovi.
Proposte di conversione ecologica
(Laudato si’ 216-221)
Giuseppe Marco Salvati, op (pp. 7-9)
La fede in Cristo quale principio
di “passione per il mondo” e di impegno
per la custodia del creato (pp. 11-27)
Vincenzo Battaglia, ofm
Il presente contributo spiega in che senso la fede in Cristo funge da principio ispiratore e regolatore della conversione ecologica, dell’alleanza tra umanità e ambiente proposte da Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’. La trattazione prende l’avvio dalla teologia della creazione letta in chiave cristocentrica e trinitaria. Entro questo ampio orizzonte di senso viene presentata la tesi che il liber naturae è reso pienamente intelligibile solo dal Verbo di Dio e in Lui, in quanto tutto è stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui. In terzo luogo, si istituisce la correlazione tra l’evento dell’Incarnazione culminato nella Pasqua/Parusia e la presenza di Dio nel mondo pensata secondo la categoria del dimorare, applicata specialmente alla relazione con la persona umana, nella Chiesa e per mezzo della Chiesa. Senza soluzione di continuità, l’esposizione prende in considerazione quei tratti della sensibilità affettiva di Gesù e del suo ministero messianico che richiamano più da vicino la passione per il mondo e la custodia del creato. Infine, vengono delineati gli impegni essenziali inerenti il compito assegnato da Dio all’umanità di condurre il mondo al suo fine. In questa prospettiva emerge con evidenza la missione della Chiesa al servizio della diffusione e della crescita del Regno di Dio, da attuare nell’attesa, pervasa dalla speranza, di celebrare la festa eterna della nuova creazione coincidente con la Parusia, il “Giorno”, del Signore Gesù.
Peccato e conversione ecologica (pp. 29-46)
Antonio Porras
La conversione è un cammino di ritorno alla casa del Padre di cui il primo passo è riconoscere il proprio peccato. Per la conversione ecologica in cui l’uomo vuole tornare dal Padre e prendersi cura della casa comune è necessario riconoscere qual è il peccato ecologico commesso. In questo articolo si vuole riflettere dal punto di vista morale sulla natura del peccato ecologico e indicare i criteri che possano guidare il nostro agire riguardo all’ambiente e la cura degli altri. Per cogliere in profondità la portata della conversione ecologica occorre tener presente che la salvezza, il ripristino della nostra condizione di figlio è un’opera divina. Non è possibile concepire una conversione senza l’intervento di Dio e la collaborazione dell’uomo.
L’ottava opera di misericordia:
la com-passione per il creato (pp. 47-66)
Cristiano Massimo Parisi, cp
L’A., dopo aver mostrato che la proposta della “cura della casa comune” o, come preferisce chiamarla, com-passione per il creato, si innesta nel solco della Tradizione delle opere di misericordia e del Magistero recente, fornisce alcune linee per vivere la suddetta ‘compassione’ alla luce dell’annuncio evangelico in chiave ecumenica. Infine, offre degli spunti per vedere in che modo tale ‘com-passione’ possa essere oggetto di dialogo in una società plurale. Tutti hanno il dovere di partecipare a questo confronto, perché è in gioco il futuro della “casa comune” e la missione della Chiesa consiste nel favorire la partecipazione ad un dialogo costruttivo e ad offrire orientamenti che possano accrescerne la riflessione.
Processi e percorsi formativi
di educazione ecologica (pp. 67-89)
Pina Del Core, fma
Di fronte a una delle crisi più gravi della nostra epoca, la ‘crisi ecologica’, mentre è cresciuta la consapevolezza delle catastrofiche conseguenze di questo indebito sfruttamento del pianeta terra, è impellente il bisogno di un cambiamento profondo e radicale, l’esigenza di promuovere una nuova cultura che, prima ancora di cambiare lo stile di vita, trasformi il modo di concepire il rapporto dell’uomo col mondo. La crisi ecologica si profila come crisi umana, culturale, sociale ed etica perché ha la sua radice nel cuore dell’uomo. Una nuova cultura ecologica potrà essere veicolata solo da una nuova educazione. Si tratta di mettere in atto, mediante un’azione concertata ai diversi livelli, dei processi e percorsi educativi che trasformi- no in primo luogo le coscienze, risvegliandole alla responsabilità di fronte al creato e al futuro delle nuove generazioni. Quale modello educativo porre alla base di tali processi e percorsi formativi? L’A. ne indica le coordinate essenziali sia nell’ambito dell’educazione in generale sia nell’ambito della formazione alla vita consacrata.
Il contributo della vita religiosa
alla cura della casa comune (pp. 91-111)
Maurizio Bevilacqua, cmf
L’articolo intende verificare nella tradizione della vita religiosa la
presenza di espressioni di spiritualità che la aiutino ad offrire un proprio contributo nell’attuale emergenza ecologica. Per questo vengono considerati tre importanti esponenti nella sua lunga e variegata storia, accostandosi a Benedetto da Norcia, Francesco d’Assisi e Ignazio di Loyola. Gli elementi raccolti offrono alcune prospettive per le risposte che le religiose e i religiosi di oggi sono chiamati a dare in una situazione nuova ed inedita.